
Il
Linguaggio delle Cose
Palazzo Bargnani-Dandolo – Adro (BS)
23 settembre – 31 dicembre 2023
Opere di Costantino Ruggeri
La Mostra
Nella mostra “Il linguaggio delle cose” saranno esposte opere datate anni Sessanta e Settanta, create con materiali da recupero, poveri, e liberi dalla funzione che è stata loro assegnata dalla produzione industriale che li ha fabbricati, come i compensati, le assi di legno di vecchi mobili, le copertine di enciclopedie o di libri, cartoni, plastiche e nastro adesivo, ai quali si deve aggiungere, cosa singolarissima, le ragnatele di origine naturale comprensive del loro tessitore. Con essi costruisce forme inattuali, vere e sincere e nuove, portate alla luce per dare la parola al desiderio di bellezza, di verità, e a tutti i sentimenti che dimorano, muti, nel cuore degli umani.
Costantino Ruggeri è stato un artista a 360 gradi, da giovane frate è amico di due grandi maestri del Novecento: Lucio Fontana e Mario Sironi. Due geniali pittori lontanissimi del modo di fare e intendere l’arte, dai quali il giovane Costantino ha accolto ciò di cui il suo ingegno aveva bisogno
E’ stato pittore, scultore, architetto senza essere architetto, costruendo cappelle e chiese in tutto il mondo, e il più grande e talentuoso vetratista, la cui arte e tecnica sono ancora insuperate.
Apertura al pubblico (fino al 31 dicembre)
VEN, SAB, DOM
mattino dalle 9,00 alle 12,00
pomeriggio dalle 14,00 alle 19,00
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Nell’anno della cultura Adro omaggia Padre Costantino con la mostra “Il linguaggio delle cose”
Video inaugurazione Mostra "Il linguaggio delle cose"
Costantino Ruggeri, la Biografia
Costantino Ruggeri, nato ad Adro (Brescia) nel 1925, compie gli studi classici nei conventi francescani di Saiano e di Sabbioncello e quelli teologici nel convento di Busto Arsizio, ove realizza un ciclo di affreschi.
Alla pittura dedica la sua giovinezza, sotto la guida e la stima di Mario Sironi, che in Lui riconosce il talento e ne ammira la dedizione.
Nel 1951, terminati gli studi di teologia, è ordinato sacerdote nel Duomo di Milano dal cardinal Schuster e dello stesso anno è la sua prima mostra di pittura alla Galleria “S. Fedele” di Milano presentata da Mario Sironi.
Nel Convento di S. Antonio in Milano svolge il suo ministero sacerdotale e si dedica alla pittura.
Nel 1954 riceve il 1° Premio di pittura “S. Fedele” e il 3° Premio “Marzotto”.
Si accosta alla scultura alla fine degli anni 50.
Dal 1958 al 1962 frequenta l’Accademia di Brera e riceve al termine degli studi il diploma di scultura con una tesi sui simboli epigrafici cristiani delle catacombe – relatore Luciano Minguzzi.
Coltiva incontri con artisti e architetti tra cui: Fontana, Dova, Capogrossi, Crippa, Le Corbusier, Alvar Aalto.

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